Di giorno vanno qua e là
con quelle facce senza età
e sulla testa la poesia
di un cappellaccio!
A volte un livido raggio può
scaldarli meglio del paltò
la gente corre sempre più
li dribbla o guarda in su!
Vanno a frugare la città
fra quello che si butta via
la loro santità
si traveste di anarchia
non hanno fedi come noi...
Vanno e sono ormai
Santi nel viavai
Spaventapasseri di stracci
fermi nel viavai...
Scarpe e cuore senza lacci
clandestini sui tramvai
se vai oh!... se vai... sotto i ponti...
ne troverai di santi tanti!
La notte scendono laggiù
fra cartoni in fondo al blu
giornali e sogni un fuoco e poi...
che letto duro!
Per loro è come un grand'hotel
e sotto i lampioni tristi c'è
l'orchestra e fiumi di champagne
garofani sui frac!
Qualcuno non si sveglia più
e come un'ombra se ne va
e mentre la tribù
batte forte i suoi tam-tam
ai barboni nel brusio
parla dolcemente Dio!
Neve e vento ormai
Santi nel viavai
(Raf)
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